Dal 1° agosto scatta l'obbligo di valutare nelle aziende lo stress da lavoro, previsto dalla normativa del Testo Unico 81 del 2008. Nella grafica sottostante i fattori di rischio e i sintomi del problema che tormenta il 22% dei lavoratori. Continuate as partecipare al nostro sondaggio scegliendo dalla classifica quelle attività o situazioni che aumentano il vostro stress in ufficio.

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Stress quotidiano in ufficio
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Stress da lavoro, stress da ufficio. Dal 1° agosto scatta l'obbligo di valutare nelle aziende tutto ciò che può provocare tensioni nell'ambiente lavorativo e che può compromettere la qualità del lavoro stesso oltre che, ovviamente, avere ripercussioni sulla salute dei lavoratori. Nel nostro sondaggio vi abbiamo chiesto quale condizione o situazione vi provoca più stress durante la giornata lavorativa. Avete risposto in gran numero, a testimonianza del fatto che la qualità e la serenità dell'ambiente lavorativo è considerata fondamentale per molti.

Al vertice della vostra insofferenza c'è l'open space, il grande ufficio comune, lo spazio aperto in cui tutti sentono tutto e parlano di tutto incrociandosi in continuazione. Forse una necessità per le organizzazioni più flessibili e dinamiche, eppure davvero molti non gradiscono la confusione che può generare, il continuo contatto con i colleghi (con le dinamiche che questo comporta), forse anche il fatto di doversi misurare in continuazione con la pressante giornata lavorativa, con poche possibilità di sfuggita. Un posto poco adatto per i fannulloni, anche se il vero furbetto sa sempre come comportarsi in ogni occasione (sfruttando magari le assenze del capo ocupato in continue riunioni).

Al secondo posto, ma con la metà delle segnalazioni del primo, c'è l'aria condizionata direzionata male, un altro classico degli uffici (chissà come mai) con contorno di cervicali e di mal di testa. Poi abbiamo il capitolo riunioni e tempo impiegato male. Molti di voi si lamentano degli incontri fiume che punteggiano la giornata lavorativa, evidentemente occupando più tempo di quanto meritano. Il rischio è sempre quello di dover poi recuperare in fretta il lavoro accantonato (e che nessuna riunione può evitare).

Ai posti quattro, cinque e sei della classifica dello stress lavorativo alcune situazioni che richiamano il rumore e la confusione - come le suonerie personalizzate dei cellulari e le telefonate personali dei colleghi - o l'inefficienza, come la stampante che si inceppa o a cui manca la carta (con consenguente perdita di tempo, magari anche frequente).

Finalmente compaiono in classifica anche problemi di lavoro veri e propri, cioè situazioni che attengono l'organizzazione del lavoro come la questione della reperibilità (che però solitamente è retribuita) oppure la contrattazione del piano ferie con i colleghi (che mette in gioco a volte ritardi, frustrazioni, delusioni, gerarchie interne). Infine entrano nel mucchio anche le questioni alimentari dell'ufficio: i colleghi che mangiano alla scrivania o la fila alle macchinette del caffè. Per fortuna non molti hanno scelto queste risposte, anche perchè chi non è mai stato costretto ad addentare un panino alla sua postazione di lavoro? (M. Do.)

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